De Agostini - Classica in vinile 33 giri

Preso il primo LP: la 5a di Beethoven diretta da Karajan: OTTIMA rimasterizzazione di Bolduc. Confrontato con l'LP originale suona più immanente sui bassi e più dinamico. Eccezionale poi la qualità del vinile a 180 gr.

Bravo Pierre!
Brava De Agostini!

pluto ha scritto:Mi dite qualcosa di più su questa rimasterizzazione di Buldouc?

Come c'entra lui in questo gioco con la De Agostini? Tanto più che non è un tecnico del suono

Per quelli di jazz non hanno mica rifatto delle nuove masterizzazioni... hanno semplicemente preso quelle vecchie

Pierre è mio amico. Quando ci sentiamo al tel. mi racconta sempre di questa sua impresa. E' lui che ha scelto i master e ha seguito tutta la fase di rimasterizzazione, non so se direttamente o tramite un ingegnere del suono. Comunque sia il vinile della De Agostini suona più pieno e dinamico dell'originale DG che ho io.

E non dipende certamente dal tipo di vinile. E' diverso il master, secondo me.

Se ci fai caso, c'è un trafiletto in calce ad una delle pagine dell'inserto dove c'è anche una foto di Pierre Bolduc.

lizard ha scritto:mi chiedo,al di là del valore sentimentale e nostalgico della pubblicazione,quale sia il target a cui è rivolta l'opera.
ci saranno sicuramente delle indagini di mercato a fronte di un investimento così consistente ed importante,ma rimane sempre un prodotto da edicola:
non è un'opera per collezionisti,non è un'opera per ragazzini,non è un'opera per addetti ai lavori..

è un'opera per audiofili, credimi! Pensata da un audiofilo, per gli audiofili. E costa anche pochissimo in confronto ai vinili audiofili per definizione.

carloc ha scritto:Indipendentemente da tutto, a me interessa l'aspetto artistico dell'opera.

Se ne vale la pena la prendo.

Carlo

Beh....io valuto volta per volta. Il prossimo numero per esempio è da non perdere: la Sinf Fantastica di Berlioz su Mercury.

lizard ha scritto:mi chiedo,al di là del valore sentimentale e nostalgico della pubblicazione,quale sia il target a cui è rivolta l'opera.
ci saranno sicuramente delle indagini di mercato a fronte di un investimento così consistente ed importante,ma rimane sempre un prodotto da edicola:
non è un'opera per collezionisti,non è un'opera per ragazzini,non è un'opera per addetti ai lavori..

Per quanto riguarda la collezione Jazz, i vinili sono di alta qualita, alcuni titoli penso siano quasi impossibili da reperire in stampe originali sul mercato collezionistico.
Le guide all' ascolto sono belle ed interessanti, il costo di 15 euro è onesto se teniamo conto che un vinile nuovo a 180g attualmente supera di molto i 20 euro.
La collezione doveva consistere in 40 uscite è stata portata a 69, evidentemente la pubblicazione ha riscosso successo, ulteriore conferma arriva dalla pubblicazione anche dei dischi di classica.
Per me è un opera rivolta a chi vuole dei dischi ben suonanti e di qualità senza doversi svenare, con la possibilità di scoprire o ri-scoprire grandi artisti

Comprato.
Fatto confronto tra originale anni 60 e copia 180 gr.
Non comprerò la seconda uscita.
Saluti
Domenico

lizard ha scritto:
..e già questo dovrebbe farci riflettere..

poi,ragazzi..parliamoci chiaro:
già le ristampe 180 gr. super pubblicizzate nei negozi superspecializzati sono ampiamente discutibili,figuriamoci quelle distribuite in edicola..

Sulle ristampe 180g che girano negli ultimi anni concordo,a volte è meglio una normale ristampa anni '80, ma per quanto riguarda questa collezione Jazz a livello qualitativo tanto di cappello alla De Agostini...
Il prezzo è più basso perchè si tratta di una collana che prevede un abbonamento, se prendi Kind of blue alla Ricordi costa 25 euro ed è identico a quello della De Agostini e senza deplian...

Poi se dobbiamo fare le pulci a una ristampa perchè non ha il supermegaiper dettaglio dell' originale e rinunciare a un bel pò di buona musica e cultura su un formato che, per quanto mi riguarda, è nettamente superiore al cd avendone paragonati diversi tra questi titoli, nessuno obbliga ad acquistarli...

Nonostante il fatto che non sono appassionato di questo genere, ho acquistato ugualmente il vinile.

Stasera lo provo ma se è come i vinili del Jazz sarà sicuramente ottimo e ben curato nonostante sia materiale da edicola.

domenico pizzamiglio ha scritto:Comprato.
Fatto confronto tra originale anni 60 e copia 180 gr.
Non comprerò la seconda uscita.
Saluti
Domenico

quindi deduco che rispetto agli originali non c'e' paragone....

lochiedo perché sarei interessato all'acquisto di 5-6 arretrati...
grazie

andrea@n ha scritto:quindi deduco che rispetto agli originali non c'e' paragone....

lo chiedo perché sarei interessato all'acquisto di 5-6 arretrati...
grazie

Ciao.
Come ho scritto, ho comprato solo quello e gli altri no. Quindi, il mio commento è relativo alla sola Quinta di Beethoven diretta da von Karajan.
Non so con gli altri cosa sia accaduto. In ogni caso, se gli arretrati che ti interessano sono vecchi Mercury o comunque cose non trovabili con facilità, l'acquisto potrebbe essere comunque consigliati.
Buona giornata
Domenico