Al di là dei luoghi comuni e della più spicciola demagogia,l’esposizione è oggettivamente molto,molto bella.
Bella e ben gestita,ben organizzata.
Ormai immancabile la partecipazione multimediale dei visitatori,che avranno modo di perdersi negli innumerevoli padiglioni.
Consiglio,ai più temerari di questo incredibile,memorabile torrido luglio,il megapadiglione degli Emirati Arabi Uniti (ecchetelodicoaffà),quello della Cina,del Giappone,del Kazakistan,dell’Azerbaigian,della Francia e…dell’Italia.
Evitate i padiglioni stile ‘Fiera dei vini’ (mi viene in mente quello dell’Olanda o dell’Argentina,) dove memori dello slogan ‘nutrire il pianeta’ pensano principalmente a ‘nutrire la panza’, e a mio avviso perdete solo tempo:
se volete gustarvi un buon asado,o la leggendaria birra olandese,ci sono diversi ottimi ristoranti in quasi tutte le regioni italiane,senza dover perdere tempo prezioso in quel di Milano.
La manifestazione chiude a fine ottobre.
Siete ancora in tempo per sentirvi per un giorno Cittadini del Mondo.
Ci vediamo il 2020 a Dubai.