Per analogico mi riferisco ad un giradischi con scheda phono, testina mc e collegamento ad un amplificatore.
Per musica liquida mi riferisco ad un tablet in wifi con materiali da Qubuz collegato ad un decodificatore a sua volta collegato ad un amplificatore.
Diffusori ad alta efficienza.
Alcune considerazioni sparse:
Per la musica liquida l'eccellenza dei componenti è un parametro molto meno sensibile rispetto alla riproduzione analogica.
La fruizione della musica liquida è molto pratica si può stare seduti e avere a disposizione quasi tutto il repertorio; si possono confrontare facilmente esecuzioni e spaziare rapidamente da un genere ad un altro.
La musica liquida rende disponibili interpretazioni recenti altrimenti non stampate su vinile o nastro e pertanto propone all'ascoltatore una contemporaneità.
La musica liquida è relativamente economica.
All'ascolto, malgrado lo streaming sia alla più alta definizione, mancano sensibilmente delle informazioni. Su tutte le prove effettuate sono molto evidenti: il vinile restituisce agli strumenti la loro natura e fisicità. I legni in particolare si avvertono materialmente e gli archetti stridono e risuonano come in una sala da concerto o meglio per chi ha la fortuna come me di poterli ascoltare in quartetto in una casa, e non scivolano via anche con poca persistenza come nel digitale. Anche il pianoforte sembra non avere una cassa di risonanza. Le registrazioni storiche comparate - Decca sxl, Mercury sr, Rca Lsc, Philips, Argo potevano giustificare la superiorità del disco in quanto stampate con nastri di allora non deteriorati; purtroppo però la situazione migliora solo minimamente con le ultima registrazioni digitali ma non come ci si aspetterebbe.
E' paradossale che negli anni '50-'60 non si disponeva di strumenti adeguati per catturare le meraviglie delle prese di registrazione e adesso che la tecnica ha migliorato la situazione non possiamo godere appieno delle più recenti registrazioni.
La disponibilità su vinile è ancora enorme rispetto al catalogo digitale.
Il disco e il nastro soprattutto, consentono una maggiore concentrazione sull'ascolto contrariamente alla compulsività della fruizione digitale che tra l'altro rende difficile anche le letture delle note.
Infine, non è ben chiaro dove va la musica liquida? Intendo che scenario tecnico ci aspettiamo l'incertezza inibisce l'investimento.
Diego