ma a che servono? o forse sarebbe meglio dire: a chi servono
verso la fine del secolo, più precisamente per tutti gli anni 80 si comprava le riviste per leggere degli interessanti aticoli sui nostri amati oggetti del desiderio, e la cosa funzionava benino, certo non erano a livello delle concorrenti estere, ma comunque gli si imputava una certa credibilità, infatti le prove erano ben articolate e mediamente all'ascolto del soggetto provato si riusciva a ritrovare un buon 60/70% delle caratteristiche riportate dal recensore di turno
questo stato di cose comportava un sano interesse verso il settore da parte di audiofili navigati e soprattutto dei neofiti che si avvicinavano a questo nostro hobby attraverso le riviste di settore, e questo creava mercato
certo già a quei tempi non era certo tutto rose e fiori, ineffetti si cominciava da parte dei più smalizziati a sentire un certo "tanfo" ma comunque tutto sommato la cosa ancora funzionava discretamente
con l'avvento degli anni 90 si è assistito all'esplosione del petacchio recensis ovvero tutte le prove ma propio tutte cominciavano a sembrare sempre di più delle repliche di cose già lette e digerite con in più il fatto che i reference spuntavano mese dopo mese, e l'ultimo era sempre migliore del precedente, comunque tutto quello recensito comincia a suoanare da Dio, il prezzo diventa un parametro insignificante, a fine rece c'era sempre il redattore che ti strizza l'occhio e ti fa capiere che devi comprarlo, qualunque sia il prezzo devi comunque comprarlo
niente di strano, il mondo si evolve e quindi anche l'elettronica migliora sempre di più
mica vero se si va ad analizzare con occhio più penetrante il fenomeno ci si accorge che persiste uno stretto collegamento tra gli articoli recensiti e il livello di pagine pubblicitarie del distributore o produttore, questo nuovo modo di fare da parte delle cartacee nel tempo ha portato a un imbarbarimento del mercato, ovvero chi aveva le spalle più grosse se accomodato al tavolo e ha fatto incetta di petacchio recensis lasciando le briciole ai tanti piccoli che con fatica e impegno erano riusciti a scovare dei bei pezzi magari a prezzi pure concorrenziali, detto in soldoni con l'aiuto delle riviste se cercato di monopolizzare il mercato cercando di escludere del tutto o in parte i piccoli
questo nuovo stato di cosciensa nel tempo ha portato anche ad un impoverimento della cultura audiofila nei recensori, infatti valutando in maniera attenta quello che leggo a mio parere si è arrivati da parte delle riviste a prediligere il giornalista che sa scrivere meglio al posto di quello che capisce qualcosa di quello che scrive
messe cosi le cose non è raro leggere delle emerite castronerie tipo quella che ho letto in una rece di un CD dove il super recensore di turno nello spiegare il circuito scambia le bobine di un alimentatore switching per delle induttanze messe sull'alimentazione per togliere i disturbi di rete :mrgreen : niente di cosi grosso direte voi, un piccolo sbaglio ci può stare no? si è vero un piccolo sbaglio può capitare a tutti, ma se certi errori vengono reiterati e che dire allora di unaltro super esperto che scrive sulla più autorevole(si fa per dire )rivista italica che nell'analizzare il circuito di un super blasonato finale nord americano spreca una intera pagina nell'osannare un pezzo di circuito dello stesso decantandone la carica innovativa arrivando a dire che non aveva mai visto nulla di cosi geniale salvo poi scoprire (non lui) che quel circuito tanto innovativo altro non è che lo schema che si trova sul datasheet del produttore del transistors volete sapere di chi parlo ma non lo sapete che la curiosita uccide mai vi diro di chi si tratta, ma per i più smaliziati vi posto il datasheet del l'oggetto LM194 http://www.digchip.com/datasheets/parts ... /LM194.php andate a vedere i circuiti consigliati, se avete buona memoria capirete subito di chi parlo
questo andazzo per qualche anno ha funzionato, ma col tempo hanno cominciato a farsi sentire gli effetti collaterali
che cosa è successo? semplice i sempre disprezzati .......
ma no dai, ho già scritto abbastanza, continuate voi a spiegare cosa è successo negli ultimi anni in italia e a chi addossarne le colpe
ma badate bene, non andate dicendo come fanno i giornalisti che il mercato del 2 canali non tira più in Italia come in nessuna altra parte del mondo, perche questo è una emerita cazzata
come esempio basta prendere l'ultima fiera di Monaco, gli spazi espositivi sono triplicati, il successo di publico e espositori e stato immenso, questo significa che qualcuno in Italia ha sbagliato di grosso, e non che gli audiofili sono in via di estinzione
verso la fine del secolo, più precisamente per tutti gli anni 80 si comprava le riviste per leggere degli interessanti aticoli sui nostri amati oggetti del desiderio, e la cosa funzionava benino, certo non erano a livello delle concorrenti estere, ma comunque gli si imputava una certa credibilità, infatti le prove erano ben articolate e mediamente all'ascolto del soggetto provato si riusciva a ritrovare un buon 60/70% delle caratteristiche riportate dal recensore di turno
questo stato di cose comportava un sano interesse verso il settore da parte di audiofili navigati e soprattutto dei neofiti che si avvicinavano a questo nostro hobby attraverso le riviste di settore, e questo creava mercato
certo già a quei tempi non era certo tutto rose e fiori, ineffetti si cominciava da parte dei più smalizziati a sentire un certo "tanfo" ma comunque tutto sommato la cosa ancora funzionava discretamente
con l'avvento degli anni 90 si è assistito all'esplosione del petacchio recensis ovvero tutte le prove ma propio tutte cominciavano a sembrare sempre di più delle repliche di cose già lette e digerite con in più il fatto che i reference spuntavano mese dopo mese, e l'ultimo era sempre migliore del precedente, comunque tutto quello recensito comincia a suoanare da Dio, il prezzo diventa un parametro insignificante, a fine rece c'era sempre il redattore che ti strizza l'occhio e ti fa capiere che devi comprarlo, qualunque sia il prezzo devi comunque comprarlo
niente di strano, il mondo si evolve e quindi anche l'elettronica migliora sempre di più
mica vero se si va ad analizzare con occhio più penetrante il fenomeno ci si accorge che persiste uno stretto collegamento tra gli articoli recensiti e il livello di pagine pubblicitarie del distributore o produttore, questo nuovo modo di fare da parte delle cartacee nel tempo ha portato a un imbarbarimento del mercato, ovvero chi aveva le spalle più grosse se accomodato al tavolo e ha fatto incetta di petacchio recensis lasciando le briciole ai tanti piccoli che con fatica e impegno erano riusciti a scovare dei bei pezzi magari a prezzi pure concorrenziali, detto in soldoni con l'aiuto delle riviste se cercato di monopolizzare il mercato cercando di escludere del tutto o in parte i piccoli
questo nuovo stato di cosciensa nel tempo ha portato anche ad un impoverimento della cultura audiofila nei recensori, infatti valutando in maniera attenta quello che leggo a mio parere si è arrivati da parte delle riviste a prediligere il giornalista che sa scrivere meglio al posto di quello che capisce qualcosa di quello che scrive
messe cosi le cose non è raro leggere delle emerite castronerie tipo quella che ho letto in una rece di un CD dove il super recensore di turno nello spiegare il circuito scambia le bobine di un alimentatore switching per delle induttanze messe sull'alimentazione per togliere i disturbi di rete :mrgreen : niente di cosi grosso direte voi, un piccolo sbaglio ci può stare no? si è vero un piccolo sbaglio può capitare a tutti, ma se certi errori vengono reiterati e che dire allora di unaltro super esperto che scrive sulla più autorevole(si fa per dire )rivista italica che nell'analizzare il circuito di un super blasonato finale nord americano spreca una intera pagina nell'osannare un pezzo di circuito dello stesso decantandone la carica innovativa arrivando a dire che non aveva mai visto nulla di cosi geniale salvo poi scoprire (non lui) che quel circuito tanto innovativo altro non è che lo schema che si trova sul datasheet del produttore del transistors volete sapere di chi parlo ma non lo sapete che la curiosita uccide mai vi diro di chi si tratta, ma per i più smaliziati vi posto il datasheet del l'oggetto LM194 http://www.digchip.com/datasheets/parts ... /LM194.php andate a vedere i circuiti consigliati, se avete buona memoria capirete subito di chi parlo
questo andazzo per qualche anno ha funzionato, ma col tempo hanno cominciato a farsi sentire gli effetti collaterali
che cosa è successo? semplice i sempre disprezzati .......
ma no dai, ho già scritto abbastanza, continuate voi a spiegare cosa è successo negli ultimi anni in italia e a chi addossarne le colpe
ma badate bene, non andate dicendo come fanno i giornalisti che il mercato del 2 canali non tira più in Italia come in nessuna altra parte del mondo, perche questo è una emerita cazzata
come esempio basta prendere l'ultima fiera di Monaco, gli spazi espositivi sono triplicati, il successo di publico e espositori e stato immenso, questo significa che qualcuno in Italia ha sbagliato di grosso, e non che gli audiofili sono in via di estinzione