Grazie alla maggior diffusione di magneti sempre più piccoli e capacità maggiori sia in senso assoluto che di regolarità e forma del campo si sono via via sempre più utilizzati in abbinamenti con bracci (ed anche con giradischi).
In realtà l' uso di magneti con i bracci è qualcosa di già sperimentato da decenni per ogni tipo di funzione che in un braccio possa venire indicata, dalla sospensione all' antiskating, dalla regolazione del VTL all' allineamento del fulcro, al trascinamento (in caso di tangenziali come il vecchio Revox 790) applicati a i vari prodotti, quasi subito abbandonati, dei vari Giap (Panasonic/Technics, TRIO, LOAD, Sony) ed anche da artigiani tipo Yamamura.
In tempi più recenti, grazie alla maggior diffusione di magneti sempre più piccoli e capacità maggiori sia in senso assoluto che di regolarità e forma del campo, i magneti si sono via via sempre più utilizzati in abbinamenti con bracci (ed anche con giradischi).
Inizialmente l' uso è stato maggiormente relegato, parlando di prodotti industriali, al meccanismo di anti skating (tipo Dynavector, Da Vinci) e via via si è diffuso ed allargato verso altre applicazioni e abbiamo visto chi (tipo Graham) usa magneti per regolare e stabilizzare il VTL di un Unipivot, chi tipo Schoreder li usa per allineare il fulcro e chi tipo Fuchs/Eisteddfod li ha usati per creare una vera e propria sospensione.
Anche ditte come Reed, Clearaudio hanno puntato su bracci in qualche modo utilizzanti dei magneti.
Personalmente trovo che l' uso dei magneti per la sospensione (che prevede magneti di uguale polarità e che si respingono) sia ancora un po' problematico in quanto resta la tendenza al scivolamento laterale (anche verticale ma più contenuto) fra magneti che non è auspicabile quando si tratta di dover tenere ben salda nella posizione di lettura una testina che sta lavorando in un ambito misurabile in micron e (per alcune soluzioni del passato) dove il peso di lettura, si cercava essere il più stabile possibile, senza risultato pratico però al variare del tempo.
L'uso nella centratura invece, sempre a mio parere, è senza dubbio più preciso, ma in certe soluzioni (tipo Schoreder, porta al fatto che il braccio non ha punti solidi di scarico delle vibrazioni indotte dalla testina e questo potrebbe essere un problema (nel senso che gli abbinamenti braccio/testina dovranno essere fatti con estrema cura).
Voi cosa ne pensate?
In realtà l' uso di magneti con i bracci è qualcosa di già sperimentato da decenni per ogni tipo di funzione che in un braccio possa venire indicata, dalla sospensione all' antiskating, dalla regolazione del VTL all' allineamento del fulcro, al trascinamento (in caso di tangenziali come il vecchio Revox 790) applicati a i vari prodotti, quasi subito abbandonati, dei vari Giap (Panasonic/Technics, TRIO, LOAD, Sony) ed anche da artigiani tipo Yamamura.
In tempi più recenti, grazie alla maggior diffusione di magneti sempre più piccoli e capacità maggiori sia in senso assoluto che di regolarità e forma del campo, i magneti si sono via via sempre più utilizzati in abbinamenti con bracci (ed anche con giradischi).
Inizialmente l' uso è stato maggiormente relegato, parlando di prodotti industriali, al meccanismo di anti skating (tipo Dynavector, Da Vinci) e via via si è diffuso ed allargato verso altre applicazioni e abbiamo visto chi (tipo Graham) usa magneti per regolare e stabilizzare il VTL di un Unipivot, chi tipo Schoreder li usa per allineare il fulcro e chi tipo Fuchs/Eisteddfod li ha usati per creare una vera e propria sospensione.
Anche ditte come Reed, Clearaudio hanno puntato su bracci in qualche modo utilizzanti dei magneti.
Personalmente trovo che l' uso dei magneti per la sospensione (che prevede magneti di uguale polarità e che si respingono) sia ancora un po' problematico in quanto resta la tendenza al scivolamento laterale (anche verticale ma più contenuto) fra magneti che non è auspicabile quando si tratta di dover tenere ben salda nella posizione di lettura una testina che sta lavorando in un ambito misurabile in micron e (per alcune soluzioni del passato) dove il peso di lettura, si cercava essere il più stabile possibile, senza risultato pratico però al variare del tempo.
L'uso nella centratura invece, sempre a mio parere, è senza dubbio più preciso, ma in certe soluzioni (tipo Schoreder, porta al fatto che il braccio non ha punti solidi di scarico delle vibrazioni indotte dalla testina e questo potrebbe essere un problema (nel senso che gli abbinamenti braccio/testina dovranno essere fatti con estrema cura).
Voi cosa ne pensate?