Ancora sui tavoli porta elettroniche

realmassy ha scritto:Ahahahahah...bono il prosciutto

Certamenta ma................
Occhio che quando lo tagli,non ti vibra il coltello!..................      

realmassy ha scritto:Queste sono due altre alternative, la prima costosetta





any better?

Troppo esili a mio avviso, ma il secondo ha qualcosa di interessante...  

Tipo?

Io pero' non ho capito cosa fa suonare bene un tavolino, ma le differenze sembrano evidenti.
Possibile che sia solo questione di vibrazioni? Dico questo perche' io ascoltando in cuffia non 'produco' vibrazioni con le casse. Ho due soli componenti: un ampli a valvole da 20kg e un dac.
Tra i due immagino sia l'ampli ad essere piu' delicato, ma le uniche vibrazioni generate sono quelle dei suoi stessi trasformatori.

Per fare una prova stasera li ho messi su una scrivania di mdf dell'ikea, chiaramente meno stabile del rack con le mensole in vetro da 12 mm. Chiaramente risuona di piu.
Epuure altrettanto chiaramente suona meglio su un parametro fondamentale, la timbrica. Con il vetro gli archi sono innaturalmente 'tirati', con il compensato da quattro soldi riacquistano corpo.
Non suonano attuffati, semplicemente piu' corretti
Dove si perde un po e' la messa a fuoco, la stabilita' della scena e un po di aria fra gli strumenti.

Certo che se uno si fa un bel BCD che sacrica le vibrazioni raccolte sopra un solaio in legno elastico, ha fatto la frittata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!        

Io credo che il tavolino ideale dovrebbe dissipare, per quanto possibile, le vibrazioni ambientali, non raccoglierle e scaricarle altrove.........................

Le basi di Cremonesi andrebbero molto bene, peccato che costino cifre fuori di testa..................

realmassy ha scritto:Tipo?

Ciao Massy,
ieri sera avevo risposto ma non vedo il mio post,
ma tra nuovo SO, nuova interfaccià, volume alto,
...insomma, avrò fatto casini!  

Trovo che il secondo tavolino della foto precedente abbia diversi punti a suo favore.
Il primo è sicuramente l'essenza, rovere, buona densità e peso, ottima estetica.
Il secondo, un design funzionale e tecnicamente valido, basi cuneiformi ed i relativi solchi guida,
li trovo molto ben pensati.
Il terzo, l'impatto visivo, di quello che volenti o nolenti, diventa un complemento d'arredo (ottimo x il waf).
Unico neo che posso ipotizzare, che date le dimensioni, non avrà una gran massa.

Mi ha fatto invece molto piacere trovare conferma ai miei ragionamenti in una fonte autorevole come Air!   
Mi spiego meglio, il principio che ha esposto prima è esattamente quello che ho mutuato quando ho pensato ai miei tavolini,
ipotizzando dei ripiani in multistrato marino.
L'alternanza di strati morbidi (legno) e duri (epossidica), dovrebbe dare una risposta alle vibrazioni, simile all'ardesia.
La vibrazione, attraversando il piano in verticale, disperderà, in orizzontale, un pò di energia x ogni strato.
Adoperando poi uno spessore enorme, 60mm ed aggiungendo quindi il fattore massa (un piano 120x55x6cm pesa quasi 25kg),
le gambe riempite con sabbia e simili, la grande rigidità dell'assemblato, l'eventuale sistema di accoppiamento/disaccoppiamento a terra,
...beh, divento fiducioso di un discreto risultato.  


Una piccola preview con annesso gelido mandarino appena colto!  

realmassy ha scritto:Io pero' non ho capito cosa fa suonare bene un tavolino, ma le differenze sembrano evidenti.
Possibile che sia solo questione di vibrazioni? Dico questo perche' io ascoltando in cuffia non 'produco' vibrazioni con le casse. Ho due soli componenti: un ampli a valvole da 20kg e un dac.
Tra i due immagino sia l'ampli ad essere piu' delicato, ma le uniche vibrazioni generate sono quelle dei suoi stessi trasformatori.

Per fare una prova stasera li ho messi su una scrivania di mdf dell'ikea, chiaramente meno stabile del rack con le mensole in vetro da 12 mm. Chiaramente risuona di piu.
Epuure altrettanto chiaramente suona meglio su un parametro fondamentale, la timbrica. Con il vetro gli archi sono innaturalmente 'tirati', con il compensato da quattro soldi riacquistano corpo.
Non suonano attuffati, semplicemente piu' corretti
Dove si perde un po e' la messa a fuoco, la stabilita' della scena e un po di aria fra gli strumenti.

Perche' tu ascolti in cuffia e puoi non fare caso agli ultimi problemi che hai citato. Se usi diffusori e soprattutto se la stanza e' problematica scaricare le vibrazioni alza voci e strumenti, rende piu' controllato il basso e il fuoco aumenta considerevolmente; non c'e' scelta. Sui valvolari l'effetto e' ancora maggiore.

Che i tavolini Ikea facciano un casino e che il vetro non tri-strato non vada bene ormai lo insegnano alle elementari.   

Edmond ha scritto:Certo che se uno si fa un bel BCD che sacrica le vibrazioni raccolte sopra un solaio in legno elastico, ha fatto la frittata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!        

Io credo che il tavolino ideale dovrebbe dissipare, per quanto possibile, le vibrazioni ambientali, non raccoglierle e scaricarle altrove.........................

Le basi di Cremonesi andrebbero molto bene, peccato che costino cifre fuori di testa..................

Non so chi abbia fatto prove su un BCD, ma quello e' il solo modo di rendersi conto dell'effetto che hanno. Per quanto riguarda i solai non in cemento armato, con i BCD il problema si pone poco perche' mica viene collocato al centro della stanza. Lungo le pareti la flessibilita' anche di un solaio antico e' molto ridotta e poi ci pensano gli 80 kg del BCD + magari altri 40 kg di elettroniche a rifinire il problema. Io ho travi in ferro e tavelloni, ma quando avevo il giradischi col BCD (e anche ora) ci potevo ballare intorno.   

Ci sono solo due vie: disaccoppiare o accoppiare.

Se si disaccoppia bene, probabilmente qualsiasi tavolino va bene e la scelta e' in funzione dei gusti estetici.

Se si accoppia (con le punte o con l'Attack   ), ci vuole un supporto serio che a sua volta scarichi le vibrazioni a terra e, a seconda delle caratteristiche dell'elettronica, puo' essere necessario usare punte al posto dei piedini.

Io uso il Proceed PCD3 sui propri "piedoni" con sotto una gomma che sembra Sorbothane, il Synergy su Sorbothane, il DR-5 necessariamente su punte, tutti su mini-BCD. Il finale, che sta sul pavimento, da me invece lavora bene solo disaccoppiato con molle in acciaio.

realmassy ha scritto:Quale vi ispira di piu fra questi tre tavolini:

attenzione che quella gamba dietro posta nel centor si rivelerà una gran rottura di cojoni quando ve la ritroverete proprio dietro i connettori dietro l'ampli,e sarà scomodo collegare i cavi...
io un tavolino lo farei con gomma dura in strati da 5cm    

Cricetone ha scritto:
attenzione che quella gamba dietro posta nel centor si rivelerà una gran rottura di cojoni quando ve la ritroverete proprio dietro i connettori dietro l'ampli,e sarà scomodo collegare i cavi...
io un tavolino lo farei con gomma dura in strati da 5cm    

Vero che la gamba in mezzo al tavolo può dare problemi, anche il mio mobile per quanto enorme e massiccio ospitando 3 componenti ha un problema simile, però di solito si risolve posizionando con un certo criterio i componenti.
Io ho la fortuna che il pre BGW 202, grazie ad una profondità non eccessiva, ha un orginale quanto utile basetta per cui tutte le connessioni sono situate in orizzontale e non verticale, quindi in questo caso il problema di profondità non esiste ed i cavi sono molto più accessibili .

Luca58 ha scritto: Il finale, che sta sul pavimento, da me invece lavora bene solo disaccoppiato con molle in acciaio.

prova a posizionarlo su una massiccia lastra di pietra serena da 5 cm!

A che scopo? C'e' il pavimento, che e' abbastanza massiccio...  

Lavora bene disaccoppiandolo e smorzandolo.

Luca58 ha scritto:

Perche' tu ascolti in cuffia e puoi non fare caso agli ultimi problemi che hai citato. Se usi diffusori e soprattutto se la stanza e' problematica scaricare le vibrazioni alza voci e strumenti, rende piu' controllato il basso e il fuoco aumenta considerevolmente; non c'e' scelta. Sui valvolari l'effetto e' ancora maggiore.

Che i tavolini Ikea facciano un casino e che il vetro non tri-strato non vada bene ormai lo insegnano alle elementari.   

potresti farmi capire cosa intendi??
grazie

andrea@n ha scritto:
potresti farmi capire cosa intendi??
grazie

Non ho avuto buone esperienze con i mobili/tavolini Ikea, probabilmente per il materiale col quale sono fatti. Ho provato anche ad appoggiarci il vpr e mi sembra di percepire tutte le problematiche che si hanno quando le vibrazioni non vengono ne' smorzate ne' scaricate; magari risuonano pure. Dipende certamente anche dalla sensibilita' dell'impianto.

Io parlo dei mobili Ikea cosi' come sono; mettendoci sopra, invece, una lastra pesante ad esempio di cristallo tri-strato (io ho provato con quella) mi e' sembrato che i problemi in buona parte vengano risolti, cosa che accade frequentemente con questa soluzione un po' con tutti i sostegni.

Probabilmente Luca si riferisce a questa serie, che è in tamburato.
Un oggetto carino, pratico ed economico, ma credo piuttosto inadatto x collocarci su delle elettroniche,
troppo leggeri e troppo poco rigidi.

Devo ammettere che questo:

riempito con 7/800 dischi, diventa più stabile, ...anzi quasi inamovibile!  

quelli di ikea, suonano che è una bellezza  

dentro non c'è legno ma cartone a nido d'ape, e lo strato superficiale vibra creando rimbombi nel mobile stesso

olià, poppe   

piero ha scritto:quelli di ikea, suonano che è una bellezza  

dentro non c'è legno ma cartone a nido d'ape, e lo strato superficiale vibra creando rimbombi nel mobile stesso

olià, poppe   

Holaaa, altre poppe!   
Il nido d'ape è una costruzione pregiata, serve ad ottenere piani rigidi, di spessore, indeformabili, ma leggeri.
Artigianalmente costa un botto ed è appannaggio solo di lavorazioni pregiate,
ma quei geni di ikea son riusciti a riportarla in chiave industriale et voilà!

angel72 ha scritto:
uno dei miei migliori investimenti: struttura technium di modular technology, ripiani autocostruiti in multistrato di betulla (volevo un colore particolare, altrimenti me li avrebbe forniti l'azienda stessa)

Complimenti e...
bellissimo il maestro nero!     

angel72 ha scritto:uno dei miei migliori investimenti: struttura technium di modular technology, ripiani autocostruiti in multistrato di betulla (volevo un colore particolare, altrimenti me li avrebbe forniti l'azienda stessa)

Ottima scelta la betulla.

YBA ha sempre consigliato questo multistrato come base per le proprie elettroniche.

Carlo

Cosa ne pensate di questo tavolino?


http://www.audiocostruzioni.com/r_s/accessori/nordstone-bergen-tavolino/nordstone.htm

ispanico ha scritto:Cosa ne pensate di questo tavolino?


http://www.audiocostruzioni.com/r_s/accessori/nordstone-bergen-tavolino/nordstone.htm

Avute entrambe le versioni, sia questo che il nuovo.
Buon rapporto q/p, questo ha un telaio leggerino, ma avvitandolo tutto assieme e riempiendolo di sabbia,
si ottiene un buon tavolino con una spesa interessante.
Nel mio caso fu un passo obbligato, in quanto gli Ec sono oversize e non entravano nel 2.
Il 2, ha gambe più robuste e ripiani più spessi, le gambe si avvitano direttamente sui piani.
Spero di esserti stato utile!   

Però ho sbagliato a postare il link, cioè mi sono accorto dopo che non voglio il terzo sostegno posteriore centrale in quanto mi rompe poi con il cavo alimentazione dell'integrato per cui come non detto....mi dici Lupo quale intendi per il "2" ?

realmassy ha scritto:Quale vi ispira di piu fra questi tre tavolini:







Alternative? I requisiti sono semplici: deve essere di legno, niente vetro, acrilico o altre cose, carino e massimo 500 euro per due mensole.

io non spenderei tanto per il mobile, che poi solo per fini estetici; a meno che non ascolti a livelli molto generosi da far rimbombare i mobili di casa, quelle punte non servono a niente a volumi di ascolto normali!! E' solo pura fantasia quella dei supporti. Diverso è il discorso dei diffusori la cui presenza o meno delle punte si sente e come!!
Sarei di più su un porta elettroniche semplice e fatto da un falegname a basso costo, senza punte spesa max 150 euro. poi se ti piaccino tanto bhe.....

La mia esperienza e' diversa.