enzo66 ha scritto:Tanti, forse seguendo ed emulando alcuni che avevano eletto a loro idoli, ci hanno lasciato le quoia.
Poi, per carità: ognuno è libero ed è responsabile della propria vita.
Beh, a mio modesto avviso, tutto sta nell'essere realmente consci dei propri limiti, così da poter eccedere sì, ma senza mai strafare(o strafarsi, visto il personaggio in questione
)! Arte in cui Richards è sempre stato un autentico maestro, cosa ampiamente dimostrata in primis dai suoi 70 anni ed in secondo luogo, da tutte le peripezie ai limiti dell'umano compiute da costui nell'arco della sua carriera, tutto portando sempre a casa la pellaccia sana e salva!! Vedete, per me la fortuna non esiste, ragion per cui se uno non possiede comunque un minimo di intelligenza e di senso del giudizio, seppur ben "camuffati", difficilmente durerebbe più d'un paio di settimane facendo la vita che faceva lui!!
Lo stesso non si può dire di altri suoi colleghi decisamente più sconsiderati, vedi appunto i succitati Jimi Hendrix e Jim Morrison, entrambi geni assoluti, entrambi accomunati da una fine atroce e prematura. Affogando nel suo stesso vomito il primo e, rimanendo secco come un stoccafisso per overdose da speedball nel cesso d'una bettola parigina il secondo. Sconsideratezza forse addirittura ricercata volutamente, perlomeno nel caso di Morrison.
enzo66 ha scritto:Nei supermercati, a costo relativamente basso, si trova una delle droghe più potenti e mortali che esistano: ti spappola il fegato e dà dipendenza. Chi vuole, può servirsi tranquillamente ed abusarne se ritiene.
Per questa tua frase ti stimo assai, sappilo. Basti pensare che alcol e tabacco hanno una mortalità superiore persino a quella della cocaina e seconda solo a quella dell'eroina e delle droghe sintetiche più pesanti! Detto ciò, non serve certo essere Einstein per comprendere come in realtà la definizione di "droga", sia un concetto ben più labile di quanto si venga portati a credere!
Io stesso, vino della vigna di famiglia e birra artigianale a parte, sono praticamente astemio e DEPRECO letteralmente i superalcolici! Lo stesso non si può dire di altre "sostanze" anche se, questo è un altro discorso e preferirei evitare di sbottonarmi troppo!
Detto ciò, persino i più giovani tra di voi, ricorderanno senz'altro la triste fine di Amy
Winehouse, morta in seguito ad una fortissima dipendenza da alcol o alcolismo cronico che dir si voglia.