Venerdì 3 Agosto con l' Ensamble les Cornets Noirs....

....altri 10 euro spesi fin troppo bene.
Il gruppo fondato dai due cornettisti svizzeri nel 1997 è composto da due Cornetti, un Trombone, una Dulciana, due Violini e due Organi.
Il concerto, intitolato Echo e Risposta si è svolto nella chiesa di Santa Maria della Passione che è quasi l' ideale per questi generi, infatti ha due organi contrapposti adatti a questo concerti "a due cori" (due strumenti che si chiamano e rispondono, appunto Echo e risposta, anche se l' eco viene dato dallo strumento che risponde più piano ed arretrato).





L'Ensemble era quindi diviso in due gruppi di 4, sulle due balconate degli organi, una alla destra e una alla sinistra dell'altare, da una parte due Violini, la Dulciana (e Organo) dall' altra Trombone, due Cornetti (e Organo).
Ogni lato si proponeva alternativamente all'a ltro che rispondeva.

Il programma molto ricco non è stato interrotto dalla solita pausa di 10 minuti (per la sigaretta di ordinanza) e ci ha permesso di gustare sonate e canzoni di vari autori, da Becker a Stader passando per L. Da Viadana, Benedetto re, Biagio Marini Niccolò Corradini ed altri di cui ora non ricordo.
Il pezzo che più mi ha emozionato è stato quello di Benedetto Re originariamente scritto per due Fagotti o Tromboni (qui invece eseguito dal Trombone e dalla Dulciana), questo anche se di base è il Cornetto lo strumento principe del concerto.
Il nome Cornetti Neri, deriva dagli astucci di pelle (nera) dei quali venivano ricoperti questi strumenti.

Il concerto è stato bellissimo. Era evidente a tutti la facilità con cui le due "ali" si chiamavano e rispondevano a tempo, quasi come se, consapevoli della loro bravura, stessero anche loro gustandosi il risultato del loro operare.
Il tempo è volato, i brani sono stati tutti bellissimi e coloratissimi, alla fine, dopo il bis, sono scesi fra noi davanti all' altare per l' ultimo ringraziamento/saluto.






Pietro

Bellissime queste segnalazioni/cronache di eventi live Pietro
oltrechè piacevoli da leggere servono a ricordare l'imprescindibilità dell'ascolto dal vivo, in primis per l'accrescimento della propria cultura musicale, che poi è la cosa più importante, e secondariamente per aver sempre ben presente il riferimento del suono reale degli strumenti, parametro su cui ogni audiofilo dovrebbe tarare le proprie orecchie

Grazie, peccato che le foto fatte al buio con il cell sono quel che sono...


Pietro