Oggi non avendo nulla da fare, ho deciso di dedicarmi a Voi deliziandovi con la descrizione di come suona un vero gira.. ma prima di di iniziare a dissertare sulle indubbie ed eclatanti doti musicali di questo magnifico gira, mi soffermerò un poco sulle caratteristiche uniche che compongono questo sistema di lettura analogico.
Iniziamo dal Telaio:
a prima vista si potrebbe dire che somigli a una semplice cassetta da frutta, ma non fatevi ingannare, la struttura è solidissima le parti laterali sono in massello di faggio stagionato e stabilizzato, per poi essere finemente lavorato e laccato trasparente, nei 4 angoli sono stati piazzati dei printi per ulteriore rinforzo che fungono anche come base per l'inserimento dei piedotti regolabili, il piano superiore invece è costituito da multistrato marino dello spessore di 2 cm accoppiato a una lamina di piombo con la funzione di smorzare eventuali vibrazioni che si annidano sul telaio.
adesso passiamo ad analizzare il sottostante:
niente di particolare, o forse si? ma prima parliamo del consueto poi andiamo a scoprire l'uvo di colombo allora, quella fattispecie di triangolo nero che vedete con una M di fusione non è altro che una conchiglia in ghisa che nella parte superiore ospita il motore che montato a bagno di olio, questo per smorzare le vibrazioni dello stesso.Poi possiamo notare 3 barre filettate su cui sono alloggiate le molle calibrate che fungono da sospenzione per il sub shassy che incorpora pure la basetta porta braccio, il sub shassy è costruito da un sol pezzo di metacrilato ed è finemente lavorato con macchine CNC, con questo materiale si riesce ad ottenere manufatti con caratteristiche meccaniche ottimali per raggiungere il nostro scopo, ovvero ottima rigidita, leggerezza della realizzazione e un ottimo smorzamento delle vibrazioni indotte, il gruppo braccio testina ringraziano. Adesso torniamo per un attimo alle colonnette, come dicevo sopra esse ospitano le molle calibrate della sospenzione, fin quà nulla di strano, se nonchè il modo di tararle, infatti una volta posizionate in modo che risultino essere perfettamente perpendicolari al loro asse( questo per evitare ascillazzioni laterali ) la loro "precarica" deve essere assolutamnete uguale, infatti una volta montato il tutto con un calibro si posizionano i galletti di taratura tutti alla stessa distanza dal fondo barra. Ma com'è possibile direte voi, questo comporterebbe che nei tre punti di sospenzione si trovi lo stesso peso, ma per ottenere questo il gira dovrebbe montare un braccio dedicato, e invece no, qua sta l'uovo di colombo.....vedete quella piastra posizionata sotto la verticale del perno con un asola al suo interno fermata tramite un galletto e una grossa rondella, bene quello è l'uvo di colombo.
Infatti una volta che avete montato il braccio spostando in avanti o indietro e lateralmente quella barra otterrete un livellamento perfetto del sub shassy, questo perchè il peso della barra, opportunamente posizionato andrà ad equilibrare perfettamente i 3 punti di sospenzione distribuendo ad ognuno il solito identico peso, a questo punto se date un colpetto sulla verticale del perno il sub shassy insieme al piatto e al braccio comincerà ad oscillare in maniera perfettamente verticale per lungo tempo, e questo anche se decidete di portare in giro il gira, detto in soldoni è l'unico gira a telaio flottante che a differenza di tutti gli altri si tara una sola volta nella vita, vi pare poco? beh... a me no! Altra cosa interessante sono il clamp che viene avvitato sul perno per schiacciare il disco e soprattutto quello periferico che si occupa di spianare perfettamente il discaccio nero offrendo al braccio di lettura una superfice perfettamente piana. Eccolo qua, lo metto rovesciato perchè lo vediate meglio, rifatevi pure gli occhi . Da notare quei forellini dentro il bordo, che sono stati fatti apposta per cercare la massima ""riequilibratura "" del medesimo!!!
PASSIAMO AL BRACCETTO..
niente di strano direte voi, trattasi del classico e super sfruttato rega RB300, niente di più sbagliato! Non notate nulla di strano? no? va beh.. vi aiuto io, allora cominciamo dal cablaggio..i litz interni sono stati sostituiti con quelli Cardas,
il cavo esterno con il BCD serie blu, oltre aquesto il rega ha subito pure pesanti modifiche meccaniche il blocco del contrappeso è stato completamente ricostruito, quello che si nota subito è il contrappeso che quà ha il foro decentrato, questo piccolo particolare permette di abbassare il baricentro del braccio contribuendo a migliorare notevolmente la capacita di tracciamento dello stesso, ma il bello deve ancora venire..... uno dei punti forti del rega è la canna, che risulta essere fatta quasi in un sol pezzo, quindi molto rigida e con pochi modi di risonanza, certo l'ideale sarebbe averla in unico blocco, ma come fare? semplice, basta modificare l'attacco del porta contrappeso... ecco lo spaccato della modifica
quà il pirulozzo con bullone passante
come potete vedere dalla foto il nuovo pirulozzo si compone di 3 parti: un bullone, un cono con foro filettato, e il pirulozzo che è stato svuotato al suo interno in modo da poter inserire il bullone, sulla parte filettata invece noterete che la filettatura presenta dei tagli su tutta la sua circonferenza, per i più duri diciamo che gli è stata fatta una lavorazione a tulipano, ma a che serve tutto questo? semplice, prima si infila il bullone nel foro, poi si avvita il cono sul bullone fino a portarlo a toccare sulla filettatura, a questo punto si avvita il pirulozzo sulla canna, fatto questo si prende la chiave e si comincia a tirare il bullone, che a sua volta tirerà indietro il cono, che cosi facendo comincerà ad entrare all'interno del pirulozzo espandendo la parte filettata dello stesso, cosi da ottenere un perfetto assemblaggio con la canna riuscendo così a fare un tuttuno con la stessa ( in pratica fa nocciolo ) risultato? Avete ottenuto un braccio con una canna di un sol pezzo, con conseguente notevole aumento delle prestazioni. Altro giochino interessante è il blocco del braccio sulla base, anche quà più risulta essere saldo meno problemi di risonanze spurie ci troveremo ad affrontare nell'ascolto, anche questo problema e stato risolto con la solita semplicità, per ottenere il risultato voluto è stato sostituito il dadone di blocco originale, (oltretutto scomodissimo da bloccare e poco affidabile nel tempo, infatti dopo poco tende ad allentarsi) con un rondellone filettato che va a bloccare il braccio sulla base, tramite una semplice pressione che possiamo esercitare con la mano.Dopo aver portato il rondellone a toccare sulla base, entrano in gioco 3 grani che sono stati inseriti nel rondellone, si prende la solita chiave e si inizia ad avvitarli, cosi facendo i grani vanno ad esercitare una forte pressione sulla basetta parta braccio trasformando il tutto in un unico blocco omogeneo e stabile nel tempo, detto in soldoni a questo punto vi trovate un sistema di lettura analogico dal costo ancora umano, ma dalle prestazioni di livello assoluto che può tranquillamente competere e vincere alla grande con bracci da diverse migliaia di euro!!!!! Unico neo è che questo braccetto non è in commercio, tale modifiche sono state purtroppo (per voi) fatte solo per una piccola serie di amici audiofili, da chi?
ma dal solito mannaro amico mio...
Ps: dimenticavo l'oggetto in questione ha un'alimentatore separato, che ha 2 pulsantini con la possibilità
di passare rapidamente da 33-a-45
ecco qua:
come suona :?:
domandatelo a chi l'hà sentito.....
va bhè dai...nun spignete...
ve-lo-dico... :arrow:
Ecco.. dopo essermi soffermato sulle caratteristiche uniche che compongono questo sistema di lettura analogico, passiamo ora alle indubbie ed eclatanti doti musicali di questo magnifico gira!
il set-up
Giradischi - Merrill heirloom
Braccio - Rega 300 (modifichè)
Testina - Lyra helicon
Tavolino - Merrill "Stable" Table
Proseguendo posso affermare che il Gira.. in questione racchiude la sua personalità sonica mirabilmente analogicha, per calore e avvolgenza armonica,ma è anche incisivamente dinamico quando la registrazione dell'Pp glielo consente, dove sa tirar fuori escursioni energetiche da far schiattare d'invidia taluni FIGHETTI DIGITALI, sin troppo presi a tessere l'elogio al particolare fino a perdere di vista l'insieme organico dell'humus musicale.
I dischi (classica)
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il merrill dismostra di sapersi destreggiare con gran maestria e notevole grazia,anche nella riproduzione di passaggi musicali complessi.Ma questa notevole grazia non va mai a nocumento della generale intelleggibilità del messaggio musicale.Questo Gira.. infatti, riesce a coniugare ariosità e trasparenza in modo encomiabile,la qualità di dettagli e delle sfumature espressive che il Merrill riesce a cogliere nelle varie incisioni è notevole.Sin dalle prime note,la prima impressione che ci regala è quella di una straordinaria dolcezza, e nello stesso tempo di una plasticità del timbro, una pastosità di colori veramente fuori dell'ordinario.L'immagine dei singoli strumenti,come delle voci,sono eccellenti, timbricamente parlando, il Merrill è, comunque, inappuntabile gli strumenti, così come le voci,sono riprodotte con grande attenzione alle sfumature interpretative, ma la cosa che sorprende è che per quanto ogni strumento sia perfettamente individuabile,palpabile,è magistralmente riprodotto con il suo giusto peso.Le voci ad esempio, sono di una rotondità e di una fluidità veramente notevoli.Ascoltare un CORO con questo gira è dunque una esperienza da provare, non tanto perchè sia riprodotto in modo più realistico di quanto non facciano altri Gira..di riferimento (ma non posso escludere che sia così),o non tanto perchè l'immagine sia particolarmente bella,(e lo è...)quanto propio per la dolcissima sensazione di una pienezza con cui sono dipinte le voci, sia femminile che maschili.I piccoli contrasti e le nuances interpretative e anche nei pianissimo il suono mantiene integra la necessaria carica di vitalità.IL PIANOFORTE conferma le capacità del Gira..di restituire un corpo timbrico di rara pienezza.Lo spessore dello strumento è magnifico.
Passando ad altri generi musicali (JAZZ) http://store.acousticsounds.com/images/as60gif/VEC-6021LG.jpg
è caldo e pieno, la tromba con sordina ha invece tutti i suoi accenni aspri, e ciò non dipende certo dalla testina,che mostra con l'eleganza dei piatti della batteria di disporre di un registro acuto assai ben controllato.
Su tutto spicca la voce della Holiday. E' perfetta.La sua collocazione sulla scena è fermissima e il suo timbro è pieno e plastico.Per quanto riguarda la parte bassa sebbene nella registarzione il contrabbasso (mi sembra) tenuto un po' indietro la sua articolazione appare fenomenale, haimè...(ma son contento così..) solo in pochissimi altri impianti ho sentito fare di meglio!!! Non è poi vero che è la voce femminile quella più difficile da riprodurre :?:
passiamo al mitico Carlos Santana
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Disco riportato da master originale su vinile da 180gr. dinamica strepitosa timbri decisamente live, con una chitarra che si materializza letteralmente nello spazio.Grande definizione e insieme grande pastosità e dolcezza.Replica indistinguibile dall'originale, tranne che per il peso del vinile.E poi è Abraxas, uno dei cento dischi da portarsi sulla LUNA.
e che dire del nostro "grandissimo" LUCIO BATTISTI
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Il Merrill cambia ancora una volta d'abito. Quì l'accento è posto in primo luogo sulle dimensione del fronte sonoro, che aumentano repentinamente,e sulla grande quantità di dinamica,assolutamente adeguata.Il basso si fà più profondo e roccioso, più di impatto, e così la batteria, solilda e incisiva.
Sempre in ambito Italiano...
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Con crueza de ma di fabrizio de Andrè Non avevo mai notato come, con lo sfumare del volu,me, apparissero sempre più chiari i contorni ambientali del luogo in cui le voci sono state registrate, se fossimo effettivamente Noi ad allontanarci da voci che vanno quindi a perdendosi nel fondo,in un ambiente che solo da lontano si lascia osservare nella sua interezza.La voce di De Andrè è vellutata e profonda, perfettamente protagonista della scena ma, propio in virtù della linearità del Gira..non deborda invadendo gli spazi destinati agli strumenti.Questo disco fa un ricco uso di percussioni. Le pelli sono velocissime, e cariche sia di senso Timbrico,come dimostra la varietà dei colpi sui congas e soprattutto il loro spegnersi, durante il quale si colgono appieno le varianti nella struttura armonica.La batteria in questo LP un po' arretrata, è comunque molto veloce, e i suoi piatti sono luminosi, assai puliti e, soprattutto, hanno un timbro pieno e risultano solidamente ancorati "laggiù" sul fondo del palco.
La dote straordinaria di questo Gira.. per me è la assoluta naturalezza che esprime, che fa apparire anche oggetti di qualità assoluta un po' "artificiali" se messi a confronto. :shock: :pale:
azzz..l'ho detta grossa...
Salyut......
Ultima modifica di matley il Lun 20 Lug 2009 - 17:46 - modificato 1 volta.